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sabato 25 febbraio 2017

Honeymoon di Banana Yoshimoto



Manaka e Hiroshi si conoscono dai tempi dell’infanzia poiché le loro case sono una di fianco all’altra. Dapprima diventano compagni di giochi e successivamente marito e moglie. Lei passa le sue giornate a curare il giardino e lui con il suo lavoro part time. Tutto sembra procedere tranquillamente, almeno fino a quando muore il nonno di Hiroshi. Manaka preoccupata per suo marito, lo aiuta a sistemare la casa del defunto nonno sulla quale sembra aleggiare un’ombra sinistra; infatti ben presto la ragazza si troverà a fare i conti con il passato, che sembra riemergere dalla piccola stanza buia e maleodorante dove c’è uno strano altare…
In un incastro perfetto tra incubi, premonizioni e realtà, Banana Yoshimoto narra le vicende che ruotano intorno a questi due personaggi: dall’amore di Hiroshi per il cane Olive e le sue continue paranoie, ai sentimenti di Manaka che talvolta sembrano affievolirsi, per poi riaccendersi più forti di prima. Il libro offre diversi spunti di riflessione, soprattutto sul ruolo che gioca la paura nella nostra vita, rivelandosi talvolta una saggia consigliera, mentre altre mette a fuoco verità “scomode” e dolorose seppellite sotto una camelia in giardino.

lunedì 3 ottobre 2016

Autostop con Buddha, viaggio attraverso il Giappone








Prendete un professore canadese un po' pazzo, trapiantato in Giappone, che di punto in bianco decide di mollare il suo lavoro e girare il Sol Levante in lungo e in largo, seguendo la scia dei sakura. Ho letteralmente amato questo libro poiché lo trovo estremamente piacevole, anche se a detta dei miei amici giapponesi, non lo è affatto (soprattutto per le varie prese in giro che fa l'autore a loro discapito); tuttavia Will Ferguson ha saputo giocare bene le sue carte, offrendo un racconto che va al di là del solito "diario di viaggio", ma che rappresenta un punto di partenza per riflettere anche con ironia, su quanto possa essere diversa la cultura nipponica da quella occidentale e quanto questo ci lascia piacevolmente sorpresi. L'autore decide di iniziare questo pellegrinaggio proprio per capire la vera anima del Giappone... Anima che ritrova nei posti più sperduti e meno conosciuti, negli stessi giapponesi che con titubanza gli offrono un passaggio, nel cibo e nelle sale da pachinko, il tutto visto dagli occhi di un gaijin, figura considerata tabù per i nipponici. Insomma, se siete veri amanti del Sol Levante non potete non leggere questo libro. 

Amici che studiate il giapponese, quanto condividete questo pensiero?? #mannaggiaaikanji





martedì 27 settembre 2016

Io sono un gatto

Spesso mi sono chiesta quali possano essere i pensieri di un animale domestico; nel senso se sono capaci di provare sentimenti o formulare concetti, proprio come noi esseri umani. Sarebbe divertentissimo capire cosa si dicono due cani che si abbaiano a vicenda o il gatto che miagola ininterrottamente sotto la finestra. Credo che sia proprio questa curiosità che abbia spinto Natsume Soseki* a scrivere un racconto autobiografico... Di un gatto. Si signori, avete capito bene: lo scrittore si è immedesimato in un simpatico micio che vive nel Giappone nel periodo Meiji, epoca di grandi cambiamenti sociali e che guarda con curiosità il mondo degli umani, cercando di coglierne i vari aspetti.




Nonostante questo libro sia stato pubblicato nel lontano 1905, dunque più di un secolo fa, è estremamente attuale e divertente, soprattutto grazie al ruolo dei vari protagonisti che compaiono nella storia come il professore strambo ( nonché padrone del gatto), la sua pazza famiglia e i vari micetti di quartiere. Inoltre è interessante scoprire gli usi e costumi dei giapponesi all'inizio del 1900, enfatizzati dai racconti dello stesso gatto. Sicuramente si tratta di una lettura non troppo impegnativa, ma che offre diversi spunti di riflessione... Riflessioni che ci vengono suggerite da un gatto che guarda con occhi curiosi il nostro mondo.










* Natsume Soseki (1867-1916) è considerato lo scrittore più importante del Giappone moderno. Tra i suoi romanzi più famosi vi è  Guanciale d'Erba (clicca QUI per leggere la mia recensione).

lunedì 19 settembre 2016

Libri MOSTRUOSI!!!!






Il Giappone, si sa, è la terra dai mille volti. Molti scrittori e artisti affermano che questo paese è formato da più strati che devono essere scoperti mano a mano, fino a giungere al suo cuore. La maggior parte delle persone ignora che dietro i grattacieli delle grandi metropoli e i treni super veloci, vi è l’oscurità, il mistero. Figure mitologiche come i kappa, i tengu, gli oni da sempre affascinano e spaventano la popolazione giapponese, la quale sembra esservi legata fin dagli albori. Il rapporto fra uomo e soprannaturale; è questo che Marta Berzieri e Shigeru Mizuki cercano di spiegare nei loro rispettivi libri, facendo un analisi ben dettagliata delle varie creature che fanno parte del folklore giapponese. Inoltre entrambe gli autori, riportano diverse interviste e antichi documenti che rivelano una realtà sconcertante...
Verità o leggenda? A voi la scelta.


venerdì 22 luglio 2016

Confessioni di una maschera di Yukio Mishima




Un libro controverso, a tratti dispersivo, ma estremamente affascinante. Ecco cosa penso di questo romanzo, una sorta di autobiografia dello stesso autore che si ritrova a narrare la sua vita, partendo dall'infanzia fino ad arrivare all'età adulta, in un Giappone militarista che si prepara ad affrontare la Grande Guerra. Kochan è un bambino estremamente gracile, soggetto a diverse malattie che lo costringeranno a letto lottando tra la vita e la morte. Proprio per questo motivo il ragazzo sviluppa una sorta di ossessione per i racconti che trattano di sangue e violenza... Finché, diventando adolescente, concentrerà la sua attenzione su quello che sarà il suo primo amore: il suo compagno di scuola Omi. Qui inizia un viaggio che porterà Kochan a scoprire l'universo sessuale (per lo più dell'autoerotismo che il ragazzo pratica più volte), tentando disperatamente di innamorarsi della bella Sonoko, che tuttavia si renderà conto di non poter ricambiare proprio per via della sua omosessualità che deve restare celata. 

mercoledì 15 giugno 2016

TOKYO ORIZZONTALE di Laura Imai Messina












<< Ci sono luoghi in cui innamorarsi sembra un paradosso. Ma poi qualcosa accade e un incontro si fa sesso. Poi salvezza. Infine casa>>.



 Esiste una Tokyo Verticale più metropolitana che mai, che ha come cuore Shinjuku, dove convergono quotidianamente milioni di persone, aggregati di carne che passano distratti fra le arterie della città, ignorandosi gli uni con gli altri; ma dove apparentemente non vi è nessuna connessione, ecco che compare una Tokyo Orizzontale, più complessa, che ricama e intrappola attimi di vita e li cuce per bene nel cemento dei grattacieli, nel caffè del bar, nelle lenzuola del letto e nelle foto di un blog. Proprio in mezzo a questo gomitolo è ben teso un sottile filo rosso, che attraversa la città e va a legare con forza e prepotenza i destini di sei persone, facendoli intrecciare fino a formare un unico tessuto. Il sesso, il disperato bisogno di cercare qualcuno da amare, rinascere e aprirsi lentamente ad una nuova vita sempre all’ombra di un passato scritto su un pezzo di carta che non sbiadisce mai. Questi sono i frammenti che costituiscono l’anima di Tokyo, città che viene attraversata da due linee che scindono diversi aspetti della stessa realtà: la sua immensa bellezza che affascina e richiama a se persone come il canto di una sirena e la sua crudeltà, fatta di una realtà in cui è difficile essere se stessi e trovare una salda posizione in mezzo a questi due tracciati.

mercoledì 1 giugno 2016

Recensione dei libri "Il dolore, le ombre e la magia" & " Il giardino segreto"



Nonostante io sia una fan scatenata di Banana Yoshimoto, debbo ammettere seppur a malincuore, che questa volta sono rimasta delusa da questi due libri, in particolare "il dolore, le ombre e la magia" che narra la storia di Yoshie, una sorta di Heidi giapponese che lascia la casa in montagna dove viveva con la nonna (che nel frattempo si è rifatta una vita a Malta, chiamala stupida) per andare in città. Questa ragazza, oltre preparare tisane tutto il giorno, lavora come sguattera/impiegata nello studio del medium Kaede che attualmente si trova in Italia insieme al suo compagno Kataoka per un caso. Essenzialmente non c'è un filo logico in questo racconto, se non narrare le vicende di Yoshie che cerca di abituarsi alla vita in città e della sua relazione clandestina con Shin'chiro.
Nel sequel "il giardino segreto" Yoshie decide di andare a vivere con il suo fidanzato che nel frattempo si è separato dalla moglie, ma non è sicura dei suoi sentimenti: infatti ben presto capirà che Shin'chiro ama la madre del suo defunto amico, la quale gli chiederà di andare a lavorare per lei. Nel frattempo si aggiungono alla trama (quasi come se fossero buttate a caso) ossa, resti umani seppelliti dalla nonna che sta ancora a Malta, una collana con un pendente a forma di serpente e la ex di Kaede che suggerisce a Yoshie di andare a fare un viaggio a Taiwan. Insomma, leggendo questi due libri ho avuto come l'impressione che la Yoshimoto si sia "sforzata" di buttare giù una storia solo per poterla pubblicare. Avete presente quando dovete fare qualcosa che non vi va assolutamente di fare, ma siete costretti? Ecco.Sicuramente sono letture piacevoli per passare il tempo, anche se a mio avviso, la mancanza di un fil rouge nella storia (soprattutto nel "dolore, le ombre e la magia") può annoiare il lettore. 


Ovviamente si tratta di un parere personale, magari alcuni di voi hanno trovato questi due libri interessanti. Fatemi sapere cosa ne pensante lasciando un commento!


domenica 29 maggio 2016

"Lucertola" di Banana Yoshimoto



Sei storie, sei racconti di vita. In un turbinio di emozioni e sentimenti, la scrittrice Banana Yoshimoto è riuscita a descrivere il miracolo della vita e della "rinascita". I personaggi di questo libro sono indirettamente collegati fra di loro da una scia di dolore e sofferenza, in un Giappone che sembra sempre di più adeguarsi ai ritmi globali, pur mantendo integro il suo aspetto tradizionale. Nonostante la drammaticità che caratterizza per lo più quasi tutti i racconti, il tema centrale del libro è proprio l'amore; quel sentimento misterioso e affascinante che riesce a farci "sopravvivere", anche quando non riusciamo a vedere oltre le acque buie del fiume* della vita.
*Il fiume che spesso e volentieri la stessa scrittrice utilizza come metafora di vita nei suoi libri.