mercoledì 15 giugno 2016

TOKYO ORIZZONTALE di Laura Imai Messina












<< Ci sono luoghi in cui innamorarsi sembra un paradosso. Ma poi qualcosa accade e un incontro si fa sesso. Poi salvezza. Infine casa>>.



 Esiste una Tokyo Verticale più metropolitana che mai, che ha come cuore Shinjuku, dove convergono quotidianamente milioni di persone, aggregati di carne che passano distratti fra le arterie della città, ignorandosi gli uni con gli altri; ma dove apparentemente non vi è nessuna connessione, ecco che compare una Tokyo Orizzontale, più complessa, che ricama e intrappola attimi di vita e li cuce per bene nel cemento dei grattacieli, nel caffè del bar, nelle lenzuola del letto e nelle foto di un blog. Proprio in mezzo a questo gomitolo è ben teso un sottile filo rosso, che attraversa la città e va a legare con forza e prepotenza i destini di sei persone, facendoli intrecciare fino a formare un unico tessuto. Il sesso, il disperato bisogno di cercare qualcuno da amare, rinascere e aprirsi lentamente ad una nuova vita sempre all’ombra di un passato scritto su un pezzo di carta che non sbiadisce mai. Questi sono i frammenti che costituiscono l’anima di Tokyo, città che viene attraversata da due linee che scindono diversi aspetti della stessa realtà: la sua immensa bellezza che affascina e richiama a se persone come il canto di una sirena e la sua crudeltà, fatta di una realtà in cui è difficile essere se stessi e trovare una salda posizione in mezzo a questi due tracciati.

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