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lunedì 31 ottobre 2016

Sun Tzu - L'arte della guerra






Sebbene sia un testo di oltre duemilatrecento anni fa, l'Arte della Guerra è da considerarsi estremamente odierno. Scritto in Cina nel III secolo a.C probabilmente dal generale Sunzi,  è formato da tredici capitoli che riportano essenzialmente strategie militari che tuttavia possono essere applicate a vari aspetti della nostra vita: dall'economia fino alle relazioni più intime. Inoltre questo manoscritto ha avuto molto successo in Occidente: si dice che Napoleone Bonaparte e il generale americano Douglas MacArthur ne furono influenzati. Effettivamente si tratta di un testo per certi versi affascinante, ricco di quella saggezza e virtù che solo la filosofia orientale sembra contenere. Interessante il concetto di "conflitto" che viene descritto da Sunzi come una componente inevitabile della nostra vita, che talvolta non può essere evitato e con il quale dobbiamo scontrarci direttamente. Come affrontarlo? Conoscendo prima di tutto sé stessi, attraverso un meccanismo di introspezione che porta all'apertura della mente, facendoci percepire ciò che ci sta intorno: dalla bellezza delle cose, alle caratteristiche del nostro nemico. Quest'ultimo non viene visto come un ostacolo da eliminare attraverso l'aggressione, ma qualcosa che va conquistato, tenendo bene in mente la sua natura umana. Dunque è proprio grazie alla disciplina e alla conoscenza del mondo che il "comandante" può ottenere la vittoria.  






Non è una lettura di certo facile, dunque lo sconsiglio a chi non vuole perderci tempo perchè leggendo questo libro è inevitabile non riflettere su ciò che ci accade quotidianamente. 




















Dove acquistare il libro: Feltrinelli
                                        Libraccio




mercoledì 15 giugno 2016

TOKYO ORIZZONTALE di Laura Imai Messina












<< Ci sono luoghi in cui innamorarsi sembra un paradosso. Ma poi qualcosa accade e un incontro si fa sesso. Poi salvezza. Infine casa>>.



 Esiste una Tokyo Verticale più metropolitana che mai, che ha come cuore Shinjuku, dove convergono quotidianamente milioni di persone, aggregati di carne che passano distratti fra le arterie della città, ignorandosi gli uni con gli altri; ma dove apparentemente non vi è nessuna connessione, ecco che compare una Tokyo Orizzontale, più complessa, che ricama e intrappola attimi di vita e li cuce per bene nel cemento dei grattacieli, nel caffè del bar, nelle lenzuola del letto e nelle foto di un blog. Proprio in mezzo a questo gomitolo è ben teso un sottile filo rosso, che attraversa la città e va a legare con forza e prepotenza i destini di sei persone, facendoli intrecciare fino a formare un unico tessuto. Il sesso, il disperato bisogno di cercare qualcuno da amare, rinascere e aprirsi lentamente ad una nuova vita sempre all’ombra di un passato scritto su un pezzo di carta che non sbiadisce mai. Questi sono i frammenti che costituiscono l’anima di Tokyo, città che viene attraversata da due linee che scindono diversi aspetti della stessa realtà: la sua immensa bellezza che affascina e richiama a se persone come il canto di una sirena e la sua crudeltà, fatta di una realtà in cui è difficile essere se stessi e trovare una salda posizione in mezzo a questi due tracciati.

mercoledì 1 giugno 2016

Memorie di una Geisha di Arthur Golden

sito dove acquistare kimmidoll: clicca qui

Se date per scontato che avendo visto il film (diretto da Rob Marshall) sia inutile leggere anche il libro, state commettendo un grosso sbaglio. Come spesso succede, la storia raccontata dallo scrittore A. Golden perde aderenza con i fatti che vengono narrati nel film. Comunque, parlando del romanzo, sicuramente si tratta di un racconto molto affascinante che mette in luce alcuni aspetti del misterioso mondo delle geisha. La storia della piccola Chiyo che strappata via dalla sua "casa ubriaca" in un villaggio di pescatori e trascinata a Kyoto dove, per amore del suo Presidente, finirà per diventare Sayuri, una delle più famose geisha di Gion; sicuramente un romanzo che fa sognare ed emozionare anche i più critici.

martedì 31 maggio 2016

Io prima di te



Se c'è una cosa che mi ha fatto versare litri di lacrime, peggio di quando taglio le cipolle, è senza dubbio il libro "Io prima di te".
All'inizio ero un pò dubbiosa se leggerlo o no, soprattutto perchè pensavo si trattasse dell'ennesima storia d'amore smielata, alla "Moccia" per capirci (spero che Federico non mi faccia chiudere il blog). Poi ho visto questo trailer:



E così ho comprato il libro. Jojo Moyes è stata davvero brava a narrare le varie vicissitudini che ruotano intorno ai due protagonisti principali: Louisa Clarck, giovane ventiseienne disoccupata e un pò svampita e lo scorbutico Will Traynor, tetraplegico da circa 2 anni. La scrittrice utilizzando un linguaggio leggero e "fresco", alternando abilmente momenti di pura commedia a quelli più drammatici, rende la lettura piacevole tanto da invogliare il lettore a sfogliare una pagina dietro l'altra, senza pause. La storia è ben articolata e per niente banale. Sicuramente è un libro che ti lascia un pò di amaro in bocca, soprattutto perché ti porta a ragionare sul significato profondo della vita. Consiglio a tutti di leggerlo!