domenica 21 maggio 2017

La vie en rouge







Editore:  Cut-Up
Anno edizione: 2006
Pagine: 79 p. 
Autore: Alda Teodorani
Genere: noir


Tra tutti i libri noir che ho acquistato ultimamente, La vie en rouge è quello che mi ha deluso di più. Premetto che sono due i motivi che mi hanno spinto a prenderlo: il prezzo (che si aggira sulle 10,00€ sul sito della Feltrinelli) e perché sono una fan dei romanzi dove vengono riportate più storie. In questo caso il libro si apre con un'ampia parte intitolata "conversando con Alda Teodorani" di cui non ho capito bene il senso, poiché l'autrice parla della sua vita, della sua passione per la scrittura e solo in ultimo da qualche breve cenno del libro in questione. Poi si passa al racconto vero e proprio (attenzione perché potrei spoilerarvi molte cose) che inizia con la storia intitolata "la vie en rouge" che parla di una vampira che commette atroci delitti, uccidendo molti uomini in maniera brutale. Il suo segno distintivo? La vittima, oltre a morire dissanguata, viene anche evirata. Ovviamente sulle sue tracce c'è il detective Pace, una figura che rimane così, in sospeso, proprio per l'incompiutezza del racconto.
In "sottoterra" l'autrice narra le vicende di un ragazzino psicopatico di 16 anni, morbosamente attaccato a sua madre tanto da provare un certo desiderio incestuoso per lei. Perdendo la sua innocenza e trasformandosi inconsciamente in un serial killer, Leon si ritroverà a vivere nei cunicoli della rete fognaria della città di Roma. 
Sicuramente il capitolo più emblematico è "l'uomo delle stelle" che tratta la storia di un musicista alle prese con la creatività. 




Come dicevo sopra, sebbene ami i libri che trattano più storie, debbo dire che questa volta sono rimasta delusa: in genere ci dovrebbe essere sempre un fil rouge che bene o male accomuna i racconti trascritti, ma in questo caso non  c'è o non sono stata in grado di coglierlo. I primi due capitoli parlano di omicidi, mentre il terzo di musica, dunque mi sfugge il nesso (sempre se ci sia). Trovo che Alda Teodorani scriva in maniera coinvolgente, gioca con le parole che arrivano al lettore e lo invitano ad addentrarsi nella storia... Peccato solo che i primi due racconti (con riferimento in particolare a "la vie en rouge")  rimangono troppo sul vago. Un'altra cosa che ho apprezzato è l'inserimento di disegni all'interno del libro, che rende la lettura più entusiasmante, quasi in stile manga. Sicuramente leggerò altri racconti di questa autrice, che saranno senz'altro più completi e ben strutturati di questo.

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